Guida alla creazione di uno strumento di valutazione dei rischi

1. Introduzione

L’obiettivo è creare i contenuti dell’applicazione OiRA per offrire alle imprese del vostro settore uno strumento specifico. L’applicazione OiRA promuove un approccio graduale alla valutazione dei rischi. La sua realizzazione si articola in cinque fasi:

  • preparazione > il settore illustra la valutazione dei rischi agli utenti finali (le imprese);
  • identificazione > l’utente finale esamina i pericoli/problemi e risponde SÌ o NO;
  • valutazione > l’utente finale valuta i rischi relativi a ciascun pericolo/problema individuato;
  • piano d’azione > l’utente finale prepara un piano d’azione con misure volte ad affrontare tutti i rischi individuati;
  • relazione > il piano d’azione si traduce in una relazione da scaricare e stampare.

1.1 Tenere presente l’utente finale

È importante tenere presente l’utente finale: la microimpresa e la piccola impresa (datore di lavoro e dipendente/dipendenti) e la struttura dello strumento di valutazione dei rischi devono essere il più possibile pertinenti per le attività quotidiane delle imprese. Spesso il modo di pensare degli esperti si discosta dalla realtà concreta dell’utente finale, che invece riflette e agisce in base agli specifici processi del suo contesto operativo e usa un gergo proprio. Ecco alcuni esempi:

  • l’esperto pensa al carico di lavoro manuale; l’utente finale al lavoro manuale;
  • l’esperto pensa alle condizioni climatiche dell’ambiente di lavoro; l’utente finale a lavorare al caldo o al freddo;
  • l’esperto pensa alla sicurezza e crea un modulo contenente tutto quanto pertiene a quest’area; l’utente finale può pensare, per esempio, ad aprire e chiudere un esercizio commerciale e alle implicazioni che questo comporta, oppure può riflettere sull’eventualità di avere a che fare con clienti aggressivi e interrogarsi su cosa fare in tale situazione.

1.2 Usare un linguaggio semplice

Strutturare i contenuti dello strumento di valutazione dei rischi perché siano adatti al modo di pensare e di agire dell’utente finale medio contribuisce a rendere i contenuti riconoscibili e facilita la realizzazione di un piano d’azione per far fronte ai rischi con misure fattibili.

Un altro aspetto decisivo è il linguaggio utilizzato, che deve essere di facile comprensione, privo di ambiguità e caratterizzato da una terminologia con cui le imprese hanno familiarità e dimestichezza.

L’impiego di frasi brevi (possibilmente con meno di dieci parole) e di un linguaggio chiaro e di uso quotidiano, che sia facilmente accessibile anche ai non addetti ai lavori, oltre a non suscitare un’avversione nell’utente finale, gli permette di preparare una valutazione e utilizzare lo strumento OiRA in modo corretto.

All’inizio si può inserire un breve testo introduttivo per inviare un messaggio incoraggiante e positivo spiegando che:

  • la valutazione dei rischi è importante;
  • la valutazione dei rischi non è necessariamente complicata (per contribuire a demistificare questo processo);
  • lo strumento è stato concepito specificamente per soddisfare le esigenze delle imprese del settore.

È fondamentale che il testo non sia troppo lungo, per non scoraggiare l’utente finale dall’usare lo strumento.

2. Gruppo di lavoro

Pur essendo importante mantenere la squadra responsabile del progetto entro dimensioni gestibili, si raccomanda di includervi preferibilmente:

  • uno o più rappresentanti dell’organizzazione o delle organizzazioni professionali;
  • uno o più rappresentanti sindacali;
  • lo sviluppatore di OiRA;
  • un esperto in sicurezza e salute sul lavoro (che conosca e abbia affinità con il settore pertinente);
  • gli utenti finali (per esempio, la direzione o il personale delle aziende, funzionari sindacali, ecc.).

3. Struttura

3.1 Strutturare i contenuti secondo un criterio gerarchico

Prima di iniziare a creare uno strumento OiRA, raccomandiamo di prendere in considerazione il numero di aspetti da trattare. Un’attenta riflessione sulla struttura si rivelerà proficua in un secondo tempo; quindi è utile classificare gli argomenti secondo un criterio adeguato per gli utenti finali.

Il sistema permette di riunire gli aspetti principali e di importanza secondaria e i tipi di rischio. Lo scopo precipuo del raggruppamento è permettere all’utente finale di completare lo strumento di valutazione dei rischi in modo più facile/più logico. Il vostro strumento di valutazione dei rischi sarà quindi costituito da:

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MODULI = aspetti (luoghi, attività, ecc.)

Esempio:
Modulo 1: lavaggio dei capelli con shampoo (settore dei parrucchieri)
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SOTTO-MODULI (non obbligatori, permettono un raggruppamento di ulteriore livello)

Esempio:

Suotto-modulo 1: postura di lavoro

Sotto-nodulo 2: contatto con acqua e prodotti cosmetici

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RISCHI = affermazioni relative a una situazione che non presenta criticità

Esempio:

1.1 Il distributore di shampoo è regolabile

2.1 Vengono acquistati dispositivi di protezione adeguati, tra cui guanti protettivi usa e getta

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SOLUZIONI = misure preventive per risolvere il problema raccomandate dall’esperto

Esempio:

1.1 Fare regolarmente delle pause per riposarsi dall’attività fisica

2.1 Utilizzare prodotti non polverosi

Il sistema offre anche la possibilità di:

  • saltare un modulo/un intero insieme di moduli nel caso in cui il contenuto non si applichi all’attività della società;
  • ripetere alcuni moduli nel caso di imprese con più sedi

3.2 Pensare al rischio sotto forma di dichiarazioni affermative

Dopo aver preso una decisione riguardo alla struttura principale dello strumento di valutazione dei rischi, si può iniziare a individuare e a spiegare i vari rischi.

Il sistema opera mediante dichiarazioni affermative, ossia stabilisce se una situazione è “soddisfacente” (l’obiettivo da raggiungere) o “non soddisfacente”.

Note

Esempio: è presente un buon sistema di illuminazione.

L’utente finale fornisce una risposta chiara: “sì” o “no”. Se l’utente finale risponde NO (= la situazione non è soddisfacente), il problema viene automaticamente incluso nel piano d’azione, e l’utente finale dovrà proporre una misura per porre rimedio al rischio.

3.3 Considerare i vari tipi di rischio

È possibile scegliere fra tre tipi di rischio.

  • Rischio prioritario: si riferisce a un rischio considerato dal settore tra i più elevati nel settore stesso.

    Note

    Esempio: lavorare in altezza nel settore delle costruzioni: l’impalcatura è montata su una base solida.

  • Rischio: si riferisce ai rischi presenti sul lavoro o legati all’attività svolta.

    Note

    Esempio: tutte le sedie da ufficio sono regolabili.

Per individuare e valutare i due tipi di rischio menzionati prima, è spesso necessario esaminare il luogo di lavoro (ossia visitare di persona il luogo di lavoro e osservare tutti gli aspetti che potrebbero arrecare danno; parlare con i lavoratori, ecc.).

  • Politiche: si fa riferimento agli accordi, alle procedure e alle decisioni prese dalla direzione in riferimento ai problemi di salute e sicurezza sul lavoro.

    Note

    Esempio: ai fabbricanti vengono regolarmente fatte domande su prodotti alternativi sicuri.

Queste dichiarazioni in materia di politiche possono essere trattate dall’ufficio (senza bisogno di esaminare il luogo di lavoro).

3.4 Predefinire la valutazione dei rischi

Per ogni tipo di “rischio” si può scegliere tra due metodi di valutazione:

  • stimato: selezionando alto, medio o basso;
  • calcolato: valutando la probabilità, frequenza e gravità separatamente. Lo strumento OiRA calcolerà quindi automaticamente la priorità.

Gli utenti finali non dovranno valutare i seguenti rischi nella fase della “Valutazione”:

  • rischi prioritari (considerati in modo automatico “altamente prioritari” e visualizzati come rischi di grado “alto” nel piano di lavoro);
  • politiche (in senso stretto, non si tratta di un rischio).

3.5 Proporre soluzioni

Il settore/esperti sono generalmente bene informati in merito ai rischi che hanno maggiori probabilità di causare infortuni sul lavoro e malattie professionali. Per aiutare l’utente finale a trovare soluzioni a questi rischi, si possono includere le soluzioni raccomandate dal settore/dagli esperti. Mentre si occupa del piano d’azione, l’utente finale avrà la possibilità di selezionare le soluzioni e rielaborarle (modificare il testo), a seconda della situazione prevalente nella sua impresa.

Note

Tutti i documenti necessari sono disponibili sul sito della comunità OiRA all’indirizzo: http://www.oiraproject.eu/doc/